Pellicole antisolari – Pellicole di sicurezza - Vetri - Normative

PELLICOLE ANTISOLARI

Per ogni tipo di impiego, è disponibile una vasta scelta di pellicole per migliorare e completare esteticamente sia edifici moderni che costruzioni meno recenti.

L'utilizzo principale di queste pellicole consente la personalizzazione di pareti divisorie interne di qualsiasi ambiente quali uffici, negozi, ambulatori etc, (decorative e privacy) Le pellicole a controllo solare per vetri consentono una riduzione dell'apporto calorico dovuto all'irraggiamento solare in ingresso dalle vetrate esterne. Il Decreto attuativo alle leggi 192/2005 e 311/2006 (DPR 59 DEL 19 GIUGNO 2009) definisce le pellicole a controllo solare come "SISTEMI FILTRANTI" e ne impone l'adozione qualora si sia in presenza di superfici vetrate con fattore solare (FS) minore o uguale a 0,5. Nel caso delle ristrutturazioni il progettista deve ricorrere, a scelta, all'utilizzo dei sistemi filtranti o schermanti che devono essere stimati con una valutazione ad hoc. Tale valutazione può essere omessa in presenza di superfici vetrate con fattore solare già minore o uguale a 0,5. E' importante notare che al momento in cui la pellicola a controllo solare trasforma un vetro normale in un vetro a controllo solare ad alte prestazioni, il Fattore solare della vetrata esistente diventa inferiore a 0,5 , e quindi potrebbe essere una soluzione alternativa in qualsiasi caso. La PV dispone di una gamma di pellicole riflettenti, sputtered o selettive idonee a soddisfare tutte le esigenze di riduzione dell'irraggiamento solare e abbaglio con conseguente miglioramento del microclima degli ambienti e riduzione dei costi di raffrescamento estivo.


PELLICOLE DI SICUREZZA

Il testo unico D.Lgs 81/2008 comma 1.3.6 recita: "Le parti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali e nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, devono essere chiaramente segnalate e costituite da materiale di sicurezza fino all'altezza di 1 metro, ovvero essere separate dai posti di lavoro de dalle vie di circolazione succitati in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti medesime, nè rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi. Nel caso in cui vengano utilizzati materiali di sicurezza sino all'altezza di 1 metro dal pavimento, tale altezza è elevata quanto ciò è necessario in relazione al rischio che i lavoratori rimangano feriti qualora essi vadano in frantumi." La norma UNI 7597 fornisce la indicazioni per stabilire il tipo di vetro da impiegare per garantire la sicurezza delle persone, mentre la norma UNI EN ISO 12543 definisce i vetri stratificati di sicurezza sulla base della loro composizione. L'applicazione delle pellicole di sicurezza su un vetro monolitico lo trasforma in "vetro stratificato asimmetrico" e in relazione al superamento del test d'impatto realizzato secondo la norma EN12600 è classificato nella classe 3B3, 2B2 (antiferita) o 1B1 (anticaduta nel vuoto).
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